2011 – L’Isola misurata. Da La Marmora all’IGM.
I contenuti di questo catalogo sono già proposti nel titolo.
Esso infatti documenta il passaggio dalla rappresentazione di un’isola “immaginata”, basata su un’interpretazione soggettiva e spesso letteraria dello spazio, a quella di un’isola “misurata”.
Per proporre quelle più attuali, realizzate sulle rilevazioni aerofotogrammetriche e sulle tecnologie satellitari, a testimonianza del progressivo affinarsi delle tecniche di elaborazione dei prodotti cartografici, sempre più sofisticati e vicini all’oggettività che aspirano a rappresentare.
Una nuova era per la raffigurazione del territorio si apre in Europa con l’avvento della cartografia geodetica che propone una migliore corrispondenza tra modello e realtà.
In Italia questa nuova tipologia di carte incomincia ad esser prodotta a partire dalla seconda metà del ‘700 ma per la cartografia della Sardegna il prototipo maginiano permarrà ancora a lungo.
Sebbene si tenti una maggiore accuratezza nella delineazione del profilo costiero e nella toponomastica e si introducano nuovi elementi descrittivi quali la localizzazione dei giacimenti minerari, la segnalazione del sistema viario e dei limiti amministrativi, tutti elementi questi però derivati da fonti non controllate e verificate.
Con l’unificazione del Regno nel 1861 la storia della cartografia della Sardegna si innesta in quella della cartografia militare italiana la quale prende vita con la creazione nel 1872 dell’Istituto Topografico Militare.
Poi dal 1882 Istituto Geografico Militare, formatosi attraverso l’assorbimento degli uffici topografici dei vari stati italiani nell’Ufficio Tecnico del Corpo di Stato Maggiore, erede e continuatore dell’Ufficio Topografico dello Stato Maggiore Sardo.
Fu questo Istituto a produrre dalla seconda metà del XIX secolo ai giorni nostri tutta la cartografia ufficiale della Sardegna la cui restituzione grafica andò riflettendo nel corso del tempo l’evoluzione delle tecnologie aerofotogrammetriche e la sofisticata elaborazione numerica delle immagini trasmesse dai satelliti, ispirate alle esigenze della ricerca scientifica, di pianificazione e di governo del territorio, delle città e dell’ambiente.
Le carte qui riprodotte costituiscono un’emblematica campionatura dell’attività di rilevazione e rappresentazione del territorio, illustrano metodi e tecniche, trasmettono informazioni e rendono percepibili molteplici aspetti e la loro connessione con le esigenze della società per le quali furono prodotte e con la cultura politica che di esse si avvalse.
Centodieci carte, molte delle quali inedite, provenienti dalle ricche collezioni della Biblioteca e Archivio Cartografico dell’Istituto Geografico Militare e dall’Archivio Storico della Mediateca del Mediterraneo di Cagliari.
Strumenti quindi per comprendere anche lo stretto legame esistente tra la raffigurazione cartografica e l’evoluzione storica ed economica che nel corso degli anni ha ridefinito e ridisegnato l’Isola.