5 gennaio 1836

5 gennaio 1836

5 gennaio 1836: Accasciate dalla più squallida miseria pei falliti raccolti e per le vessazioni dei feudatari, il malumore serpeggia nelle popolazioni sarde cupo e intenso. Vendute ai feudatari le terre, le dogane, le tonnare, tutti i cespiti di entrate e persino i pubblici uffici, restavano al Governo i soli diritti eventuali di esportazione, le gabelle dei sali e tabacchi, pochi beni demaniali ed il donativo che ricadeva sui poveri villici, essendone esenti i signori.

Stanchi della signoria feudale molti comuni si stringono in patto solenne di rifiutarsi ai pagamenti.

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