Chi legge non smette di viaggiare
In questi giorni i turisti sono scomparsi. Il viaggio è impedito da una brutta epidemia che ritorna ciclica come tanti secoli fa.
Le sere della mia città, Alghero, ora sono deserte. Tutto è rallentato come quando cade lenta la neve e non si sentono più i suoni e il paesaggio è in dissolvenza. La città si raccoglie su se stessa e solo l’affabulazione rende vivo lo scorrere della vita. Solo la narrazione può farci ritrovare relazioni, emozioni, conoscenze.
Chi legge non smette di viaggiare.
Nei mesi della sua permanenza ad Alghero, Antoine de Saint Exupéry, nel silenzio della notte, dalla sua casa a Porto Conte, rispondeva ad una lettera angosciata della moglie Consuelo: “Non siamo fatti per questa vita. Ti porterò in bellissimi paesi, in cui rimane un po’ di mistero e la sera è fresca come un letto e distende i muscoli del corpo e dove si addomesticano le stelle”.
Che quei “bellissimi paesi” si riferissero al posto da cui scriveva, Alghero, non è certo. Probabilmente pensava a paesi di fantasia. Ma, quei posti, visti dalla Baia delle Ninfe, per chi sa cogliere la bellezza autentica, non ostentata, sembrano corrispondere ai luoghi esotici della fantasia del poeta pilota. Le sere di giugno sono fresche a Porto Conte e la sera le stelle sono amiche e si lasciavano facilmente “addomesticare”. Un rifugio per distendere i muscoli e la mente, un rifugio dalla tempesta di quel terribile 1944.
E un po’ di mistero il papà del “Piccolo Principe”, forse lo aveva trovato ad Alghero, che aveva sicuramente visitato, guidato dagli amici algheresi, da cui andava spesso a cena nella casa sul porto. Lo aveva forse scoperto nelle strette vie acciottolate da paese rivierasco, in quella Giudecca dove si cercavano ancora i tesori dei giudei scacciati da Isabelita , nei portali a ventaglio che raccontano storie di gloria, in quella lingua medioevale che veniva dall’altra parte del mare.
Oggi Alghero è una cittadina di aria cosmopolita. Sono molti i visitatori curiosi e molti gli ospiti che decidono di vivere in questa città innamorati della sua luce e dei suoi tramonti. E nelle stradine della città antica, assieme all’antico catalano si possono sentire molte lingue del mondo, dal campano dei pescatori, all’inglese dei pionieri del turismo, all’arabo dei nuovi albergatori. Ma la bellezza antica e l’aura di mistero si colgono ancora oggi, se si sa leggere la città con conoscenza e curiosità.
Ci sono tre libri di affabulazione che io ho scritto e una straordinaria disegnatrice ha illustrato e posso proporre. E , senza spostarsi da casa, viaggiare nella bellezza di una città davvero speciale. Tutti curati come libri d’arte da Delfino Editore.
“Il Piccolo Principe dall’isola alle stelle” ci riporta alla magica figura di Antoine de Saint Exupéry nella sua ultima estate ad Alghero.
“Alghero. La città antica. Immagini e percorsi” è Alghero come città d’arte. Sa scoprire la magia di una città antica, tra le più affascinanti d’Italia, raccontata e disegnata come mai l’abbiamo vista.
“Alghero la storia e i protagonisti” ha l’andamento di un romanzo storico. Ma non lo è. È l’intera storia di Alghero e di chi l’ha vissuta da protagonista. Bella da leggere. Per portarci in un rapimento e farci coinvolgere come fosse il romanzo della nostra vita.