Fiorenzo Caterini: “Allontana da te ogni altro pensiero”.
“Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte di inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto”
Oggi l’incipit del libro di Calvino assume una dimensione universale.
Quante volte abbiamo desiderato di avere il tempo per leggere con questa tranquillità?
Subiamo una sorta di “dittatura del quotidiano”. Passiamo le giornate ad inseguire il tempo, con una successione di impegni, di “cose da fare”, che non permettono al pensiero di fluire. E’ un tempo che nega la riflessività, che corrompe il filo logico dei pensieri, che disperde saggezza in un vortice delirante e paranoide.
Una delle “lezioni” di questo demone virale, potrebbe essere questo. Aver cura del nostro tempo.
Ho passato gli ultimi anni a studiare la storia della Sardegna sotto la lente dell’antropologia culturale, rilevando come molte acquisizioni sul nostro passato, in realtà, erano l’esito di una percezione storiografica distorta sottoposta a condizionamenti di natura politica ed economica.
Mi domando, in questo momento che stiamo vivendo un fatto storico di grande portata, come verrà considerato, analizzato, raccontato dagli storici e dagli studiosi in genere.
Ricordo che dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York si sentiva ripetere spesso la frase “il mondo non sarà più lo stesso”. Devo dire che, a distanza di anni, quella frase detta a caldo in quei giorni, secondo me, si è rivelata erronea. Perché quell’avvenimento, in realtà, non ha fatto altro che “rinforzare” la “storia” già esistente.
Dopo l’11 settembre del 2001 si è rinforzato l’ordine mondiale a guida occidentale, con politiche di ingerenza e con interventi militari aggressivi nelle aree del pianeta di maggiore produzione di risorse energetiche. Il mondo, nel paradosso, è restato più uguale di prima, si è rinforzato nell’inesorabile prosecuzione della sua storia.
Oggi la pandemia a cui stiamo assistendo credo, invece, che cambierà le nostre vite. Ho l’intima speranza che, pur minati nelle nostre certezze, questo avvenimento della storia che stiamo vivendo ci cambierà, e ci cambierà in meglio.
Dipenderà molto da ciascuno di noi. Come vado dicendo in questi giorni, il demone sta evidenziando la nostra intima essenza. E’ come lo scambio di un binario che ci devia o verso il nostro egoismo più viscerale, o verso la nostra coscienza superiore.
Per questo abbiamo bisogno, oggi più che mai, di “allontanare da noi ogni pensiero, e di lasciare sfumare il mondo nell’indistinto”, di riflettere e di pensare.
Con un libro in mano, ovviamente.