tourismA 2020. Tredicimila presenze in tre giorni al Salone Sardegna
L’Isola ancora al centro dell’evento sul turismo archeologico di Firenze.
Un successo la partecipazione con Regione e Unioncamere.
In 13mila per visitare l’Isola: è il bilancio più che positivo del Salone internazionale del turismo archeologico tourismA, ospitato al Palazzo dei congressi di Firenze dal 21 al 23 febbraio.
Per la sesta volta consecutiva la Sardegna ha registrato il successo principale tra gli spazi presenti alla fiera, grazie all’organizzazione dell’editore Carlo Delfino, in un progetto quest’anno sostenuto e promosso dall’assessorato regionale del Turismo con la collaborazione di Unioncamere Sardegna: un’area di 120 metri quadri collocata in posizione centrale, a pochi passi dall’auditorium dove tra gli altri si sono alternati, per i loro interventi, il divulgatore Alberto Angela, il direttore della galleria degli Uffizi Eike Schmidt, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi, il geologo Mario Tozzi, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, lo storico dell’arte Philippe Daverio, il regista Pupi Avati, la scrittrice Eva Cantarella, l’archeologo e presidente del FAI Andrea Carandini.
La Sardegna in mostra. Nel Salone Sardegna hanno trovato posto, insieme allo spazio promozionale della Regione, i Comuni di Porto Torres, Sanluri e l’Unione dei Comuni della Trexenta (Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala, Suelli).
Le migliaia di visitatori hanno ricevuto materiale informativo, carte descrittive e gadget, mentre i buyer hanno preso contatti con le realtà istituzionali presenti per future collaborazioni.
Di grande impatto e molto fotografate sono state la serie di riproduzioni di statue menhir del Sarcidano, Barigadu e Mandrolisai e la ricostruzione in scala di un nuraghe opera di Carmine Piras, esposte nei giardini annessi al Palazzo dei Congressi unitamente a un grande pannello calpestabile dedicato al confronto tra l’archeologia della Sardegna e il resto del mondo antico.
Gli eventi. Con tre giorni di convegni, dibattiti e incontri, tourismA ha confermato di essere un appuntamento di riferimento mondiale per il settore.
La Sardegna ha mostrato il suo straordinario patrimonio archeologico e culturale, grazie anche agli eventi aperti al pubblico: l’affascinante intervento del maestro artigiano Carmine Piras su “Sardegna nuragica: archeologia sperimentale per la fusione dei metalli” e l’applaudita conferenza del direttore del Menhir Museum di Laconi Giorgio Murru su “Spiriti e dei nella statuaria preistorica in Sardegna”, nell’auditorium da 1200 posti, con la collaborazione dell’Associazione culturale Archeofoto Sardegna; quest’ultimo evento è stato aperto e concluso con le launeddas di Luigi Lai, un’istituzione della musica sarda tradizionale, che a 87 anni ha stupito il pubblico con un’esibizione di oltre sei minuti.
Il Comune di Porto Torres ha inoltre illustrato il suggestivo percorso di Turris Libisonis, mentre la Soprintendenza archeologica per le province di Sassari e Nuoro ha proposto un tour virtuale della domus de janas di “Sa pala larga” a Bonorva in collaborazione con Teravista.
La presenza di Regione e UnionCamere. Come ha spiegato Cristiano Erriu, direttore dell’Azienda speciale Centro servizi della Camera di commercio di Cagliari, «Regione e Camere di commercio della Sardegna hanno sottoscritto un accordo che ha sposato il progetto che Carlo Delfino porta avanti da anni coinvolgendo gli operatori locali ed economici. Quest’anno è stato avviato un programma fitto di iniziative culturali in tutta Europa, da Berlino a Parigi, da Vienna a Mosca, e l’inserimento di tourismA come iniziativa specifica sul turismo archeologico è un segnale di grande attenzione. La Sardegna non è soltanto sole, spiagge e mare, ma presenta un’offerta culturale ricchissima e questa vetrina è un’occasione importante per dare un nuovo slancio con una sempre maggiore integrazione tra istituzioni locali e regionali».
tourismA 2020 è organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti editore) e ogni anno raduna istituzioni e giornalisti da tutta Europa.
Nell’edizione appena conclusa sono stati 320 i relatori tra archeologi, scienziati, filosofi, registi, esperti di comunicazione, 35 i convegni e oltre cento gli espositori nazionali ed esteri.
«La partecipazione di un eccezionale numero di personalità mediatiche ed espositori, insieme a quella di un pubblico di molte migliaia di persone – ha detto Piero Pruneti, direttore di tourismA – conferma il nostro Salone su scala europea come la manifestazione più importante e partecipata per la promozione dei beni culturali. tourismA è una riprova del grande entusiasmo che la cultura comunicata bene è capace di suscitare»
Fotografie di Aldo Muzzo – Ufficio stampa