1 febbraio 1626

1 febbraio 1626

1° febbraio 1626: nel Parlamento convocatosi in Cagliari, nel 1603, sotto la presidenza del viceré D. Antonio Coloma, conte d’Elda, sorgeva il felice pensiero di dotare la città di Cagliari di una Università di studi. Ciascun Stamento quotizzavasi per mille ducati, somma necessaria pel nuovo edifizio; mentre i singoli membri del Parlamento, con nobilissimo slancio, erogavano a benefizio del medesimo l’assegno loro dovuto per l’intervento a quelle congreghe. Il pontefice Paolo V intromise tosto la sua autorità per l’approvazione della novella Università e con bolla 12 febbraio 1606 la pareggiava a quella di Salamanca, alle altre di Spagna e d’Europa, creandone cancelliere l’arcivescovo della stessa città. Ponevasi intanto mano all’innalzamento del nuovo edifizio in piazza S. Pancrazio; e Filippo III, con suo diploma del 31 ottobre 1620, elevava la nuova Università al grado stesso e dignità dello studio generale di Lérida, concedendo ai consoli della Capitale il diritto di nominarne il rettore, riservando a sé la sovraintendenza ed il padronaggio.

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