1 maggio 1657

1 maggio 1657

1° maggio 1657: origine della Festa di S. Efisio.

Preceduta dalla invasione delle cavallette, nel maggio del 1652 sviluppavasi terribile in Alghero la febbre pestilenziale, importatavi da una tartana proveniente da Tarragona. Gli abitanti fuggivano spaventati nei comuni vicini seminandovi il contagio; che dilatossi in breve nel capo settentrionale e meridionale, serpeggiandovi per quattro anni con maggiore o minore gagliardia.

Penetrava in Cagliari nel novembre del 1655.

L’arcivescovo monsignor Bernardo de la Cabra ne fu la prima vittima, per un ermellino portatogli da San Pantaleo, ove il morbo avea infierito l’anno innanzi.

Trascorse l’inverno con pochi casi, ma venuto il marzo tremenda ne cominciava la strage; e di mano in mano che aumentava il calore s’accresceva il numero degli appestati e dei morti.

Agli ultimi di maggio ed ai primi di giugno era sì grande il numero dei decessi che i becchini poteano a stento dare sepoltura ai cadaveri!

Redazione

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