La “scomparsa” della storia della Sardegna.

La “scomparsa” della storia della Sardegna.

La mancanza della storia sarda nei testi scolastici.

Ieri ho letto un commento di un lettore su FB che ha fatto anche una bella recensione del libro della Carlo Delfino: Civiltà a confronto.

Civiltà a confronto di Enzo Marciante Questo meraviglioso libro a fumetti narra la storia dell’isola di Sardegna raffrontata con quello che succedeva nel mondo nello stesso periodo.

Così diceva nel suo commento:

Il libro l’ho scoperto quando mi sono reso conto che il libro scolastico di mio figlio relativamente a quel periodo storico (che stava facendo in quei giorni con la sua maestra) non diceva nulla sulla Sardegna. Mi sono messo a cercare e chiedere in giro per il web finché non sono incappato in questo libro carinissimo. Dello stesso editore c’è anche un bel fumetto, una avventura ambientata nel periodo di massimo splendore e poi tracollo degli Shardana!

Shardana La principessa C’sir e il mistero della Cassa Nuziale Di Enzo Marciante Un capitolo di storia della Sardegna raccontato a fumetti da un famoso illustratore: una lettura agile e divertente per bambini e per adulti.

Da tempo, io aggiungo, noi sardi amanti della nostra storia ci lamentiamo della verità di questa affermazione, e cerchiamo di colmarla allo stesso modo dell’autore del commento sul Social.

Perché questa frase è risuonata molto forte alla mia memoria?

Perché c’è un autore della Carlo Delfino, il mio amico Fiorenzo Caterini, che ha dedicato un intero libro al problema storiografico della Sardegna.

La mano destra della storia Di Fiorenzo Caterini Per quale ragione la storia della Sardegna è stata esclusa da quella italiana e da quella europea, al punto da trascurare personaggi come Eleonora d’Arborea e Grazia Deledda, o di far scomparire il Regno di Sardegna dalla genesi dello stato nazionale?

Vi chiederete perché l’accostamento di un post a questo libro?

La risposta la trovate nell’introduzione del libro di Caterini di cui riporto le prime frasi:

Alcuni anni fa mi sono trovato ad affrontare uno di quei piccoli grandi problemi che affannano la vita di un genitore. L’insegnante di scuola media, per ovviare al libro di testo, aveva assegnato agli alunni una ricerca sulla civiltà nuragica.

Per fortuna la casa è fornita di ogni tipo di opere che riguardano la storia: enciclopedie, corposi libri di sintesi, atlanti storici, testi di importanti firme, oltre ai libri specialistici sulla civiltà nuragica, non adatti, però, ad un alunno delle scuole medie.

Ebbene, nel cercare un cenno sulla civiltà nuragica, in tutta quella prestigiosa montagna di sacri testi, non ho trovato nulla. Niente nel primo dei tre volumi sulla storia europea del grande storico italiano contemporaneo, niente nel ponderoso compendio di sintesi, niente negli altri libri. …

La mia riflessione è questa, quanti di noi genitori hanno vissuto o vivono ancora questa “mancanza”? Quanti trovano le soluzioni e quanti non lo fanno?

Entrambi i casi sono problematici, ma è il secondo che causa maggiori danni perché conduce alla “demolizione della memoria” per dirla come Fiorenzo Caterini.

E voi cosa ne pensate?

Susanna Piga

Susanna Piga, laureata in Scienze Politiche, ha conseguito un Master in Economia e Marketing del turismo. Appassionata di Digital Marketing, di Social e delle nuove tecnologie di comunicazione. Fotografa e scrittrice. Ha pubblicato con Carlo Delfino editore "Cagliari scritta con la luce" e "Al di là del muro. Buoncammino. Alla scoperta dell'ex carcere di Cagliari".
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