Mario Tozzi: «La Sardegna ha ancora molto da raccontare»

Mario Tozzi: «La Sardegna ha ancora molto da raccontare»

Mario Tozzi: «La Sardegna ha ancora molto da raccontare»

Il critico Philippe Daverio: «Fatevi conoscere in tutta Europa»

Seconda giornata al Salone internazionale del turismo archeologico a Firenze

«La Sardegna è una terra antichissima, già antica per gli antichi, e la sua storia va ancora raccontata». Lo ha detto il geologo e divulgatore televisivo Mario Tozzi, ospite nello spazio dedicato all’Isola nel Salone internazionale del turismo archeologico tourismA, in corso di svolgimento al Palazzo dei congressi di Firenze. «La Sardegna ha le rocce più antiche d’Italia, geologicamente non appartiene all’Italia ma all’Europa, mentre la Penisola è Africa. Ha una storia tutta da raccontare, basti pensare a cosa resta da scoprire a Goni. In quasi tutta la Sardegna c’è ancora qualcosa da dire, ma penso che questo possa diventare addirittura un pregio».

Tra gli ospiti della Sardegna a tourismA 2020 anche il critico Philippe Daverio, che ha rimarcato la necessità per l’Isola di andare oltre il turismo balneare: «Bisogna far capire che la Sardegna è piena di tanti altri elementi degni d’attenzione, paesaggistici ma anche storici, museali, e deve farli conoscere; venire ad appuntamenti come questo è stata una buona idea, è l’inizio di un passo nuovo nella comunicazione e bisogna perseverare su questa strada. Dobbiamo ricordare che quando il resto d’Europa è nella nebbia, nella neve o sotto la pioggia, in Sardegna c’è un verde folgorante e si va a spasso in maniche di camicia, che quello che vado a cercare in Scozia a luglio lo posso trovare in Sardegna a febbraio. Questa per la Sardegna è una grande carta da giocare».

Il “Salone Sardegna” a tourismA 2020 è promosso dall’Assessorato regionale del Turismo con la collaborazione di Unioncamere Sardegna e l’organizzazione della Carlo Delfino editore. Nello spazio sardo sono raccolti l’Unione dei Comuni della Trexenta (Comuni di Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala, Suelli), i Comuni di Sanluri e di Porto Torres.

I visitatori della fiera sono stati accolti, all’esterno del palazzo dalle riproduzioni di statue menhir del Sarcidano, Barigadu e Mandrolisai e la ricostruzione in scala di un nuraghe opera di Carmine Piras, insieme a un grande pannello calpestabile dedicato al confronto tra l’archeologia della Sardegna e il resto del Mondo Antico.

Nello stand Sardegna è stato ospitato Luigi Lai ultraottantenne suonatore di launeddas, il gruppo in costume di Guasila, le foto di Archeofoto Sardegna e i video di Teravista.

Ricco anche il programma degli interventi nell’auditorium da oltre mille posti: nel pomeriggio è intervenuto il direttore del museo del menhir di Laconi, l’archeologo Giorgio Murru, in una conferenza dal titolo «Spiriti e dei nella Sardegna preistorica».

tourismA 2020, organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti editore), raduna istituzioni, esperti, archeologi, giornalisti da tutta Europa per una tre-giorni di conferenze e presentazioni di altissimo livello, gratuite e aperte al pubblico: sono presenti, tra i 250 relatori, il divulgatore e padrino della manifestazione Alberto Angela, il direttore della galleria degli Uffizi Eike Schmidt, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, il regista Pupi Avati, la scrittrice Eva Cantarella, l’archeologo e presidente del FAI Andrea Carandini.

Aldo Muzzo

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