17 aprile 1532: trovandosi la città di Sassari scarsissima di abitanti per effetto di tante sventure, la maggiore delle quali l’essere infestata da malviventi; e pensando che ove il viceré fissasse colà la sua residenza, la popolazione fiorirebbe presto dell’antica sua grandezza, il Municipio inviava all’imperatore alcuni dei suoi consoli per caldeggiarne il desiderio. La risposta fu ambigua:
che «il viceré andrebbe in quella città e la visiterebbe soventi ove il potesse comodamente».
Il viceré D. Martino Cabrero trovavasi in quei giorni, effettivamente, a Sassari con tutto il Consiglio provvedendo a molte cose degne di ricordo;
ed il 17 aprile 1532 ordinava: «si piantassero le forche nell’agro di Betlem [Santa Maria] volendo purgare la città dai molti malviventi che la contristavano». E le esecuzioni pare non fossero poche, poiché le ricevute per le medesime del bravo ministro esecutore della legge, che si conservano, dicono abbastanza.